La Russia bombarda oggetti civili dell’Ucraina in media 75 volte al giorno: L’inchiesta di T4P

L’84% di tutti i crimini di guerra, che vengono commessi in Ucraina, è costituito dai bombardamenti. L’iniziativa T4P ha documentato più di 30mila bombardamenti di obiettivi civili, a cominciare dal 24 febbraio.
Maksym Revyakyn, Roman Klymenko12 Luglio 2023UA DE EN ES FR IT RU

Il nord di Saltivka è la parte più distrutta di Khar’kiv. All’inizio dell’invasione, i russi hanno bombardato incessantemente la città dai centri abitati vicini. © Zherom Barbosa

Le regole di conduzione della guerra generalmente riconosciute limitano gli eserciti nelle loro azioni, per prevenire un’eccessiva sofferenza per i civili. Gli attacchi intenzionali e indiscriminati a oggetti civili sono crimini di guerra secondo il diritto internazionale.

A cominciare dal 2014, sono stati registrati numerosi casi, in cui la Russia e i combattenti da essa sostenuti, hanno bombardato la popolazione civile dell’Ucraina. Con l’inizio dell’aperta invasione su vasta scala in Ucraina, i russi hanno iniziato a adottare in modo massiccio le più diverse tipologie di armi.

In questa indagine, l’iniziativa “Tribunal for Putin” presenta le informazioni sui bombardamenti di oggetti civili e della popolazione dell’Ucraina, a cominciare dal 24 febbraio 2022 fino al 30 aprile 2023 compreso.

Perché i russi attaccano i civili?

Indipendentemente dallo scopo, i bombardamenti indiscriminati, a causa dei quali soffre la popolazione civile, sono un crimine di guerra. Tuttavia, è possibile nel complesso dividere i bombardamenti dell’esercito russo in due tipi:

1. Bombardamenti nel tentativo di occupare immediatamente una determinata città o villaggio

2. Bombardamenti missilistici di centri abitati lontani dal fronte, diretti ad una infrastruttura critica

Statistica della banca dati di T4P

Dal 24.02.2022 al 30.04.2023, l’iniziativa Tribunal for Putin ha documentato 32.451 bombardamenti di oggetti civili e della popolazione civile con diverse armi. Ciò costituisce l’84% di tutti i crimini di guerra, commessi dall’esercito russo in Ucraina.

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La maggior parte dei bombardamenti si verificano in quelle regioni dell’Ucraina, in cui la Russia sta conducendo operazioni offensive. Per il numero di bombardamenti di oggetti civili, secondo i dati di T4P, le regioni di Khar’kiv e Doneck sono i principali obiettivi — proprio qui sono continuati alcuni dei combattimenti più violenti. Sebbene dopo l’offensiva autunnale, la regione di Khar’kiv è stata quasi completamente liberata dalle forze ucraine, i bombardamenti regolari dalla parte della Russia continuano anche adesso. Soffrono soprattutto le cittadine e i villaggi di confine, che i russi possono “ottenere” con mortai e altra artiglieria a corto raggio direttamente dal territorio della Russia.

In una situazione simile si trovano anche i centri abitati della regione di Khar’kiv, della regione di Sumy e in generale la maggior parte delle città e dei villaggi dell’Ucraina vicini al confine: l’esercito russo esegue bombardamenti sistematici, rendendo spesso insopportabile la vita degli abitanti locali.

Il villaggio di Iskryskivshchyna nella regione di Sumy si trova a 2 km dal confine con la Russia. © Tamyla Koshman / Cukr

Inoltre, i russi usano regolarmente missili a medio e lungo raggio, in particolare per attaccare obiettivi a Kyïv, Odessa e in altre parti dell’Ucraina, che si trovano lontano dalla linea del fronte. In autunno, la Russia ha iniziato una campagna aggressiva di attacchi all’infrastruttura energetica dell’Ucraina, durante la quale è riuscita a lanciare fino a cento missili al giorno contro centrali elettriche e altri oggetti civili in tutta l’Ucraina. In seguito, per gli attacchi hanno iniziato ad usare anche droni di produzione iraniana — sembra, questo sia dovuto al notevole dispendio di missili costosi.

La carenza di missili terra-terra è testimoniata anche dal fatto, che i russi hanno iniziato a usare missili antiaerei di impianti S-300 per attaccare oggetti terrestri. Specificamente, con questi missili bombardano regolarmente Khar’kiv.

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Dai documentaristi di T4P sono stati registrati anche 43 episodi di bombardamenti di oggetti civili dai sistemi lanciafiamme pesanti TOS-1 “Buratino” e TOS-1A “Solncepëk”. Specificamente, nella regione di Khar’kiv — 30 episodi, nella regione di Kyïv — 5, nella regione di Doneck — 4.

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Al 30.04.2023, T4P possiede i dati su 57.173 oggetti civili distrutti o danneggiati a causa dell’aggressione russa: abitazioni, istituzioni educative e ospedaliere, oggetti della cultura, e altro.

Circa il 90% dei danni e della morte di civili sono stati causati dai bombardamenti con diverse tipologie di armi. Soprattutto nella regione di Zaporizzya sono stati rilevati 10393 oggetti civili distrutti e danneggiati.

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Lo Statuto di Roma prevede uno status separato di tutela degli oggetti, destinati a scopi religiosi, educativi, artistici, scientifici o di beneficienza, nonché di attrazioni turistiche, ospedali e luoghi di concentrazione di malati e feriti.

Sono stati registrati dai documentaristi di T4P 2711 bombardamenti di oggetti di questo tipo. Specificamente, 578 nella regione di Khar’kiv, nella regione di Doneck — 554, nella regione di Zaporizzya — 278.

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Un’altra statistica

Nel registro del Ministero dell’Infrastruttura dell’Ucraina nel periodo dal 23.02.2022 al 01.05.2023 sono stati inseriti 81.511 oggetti danneggiati, tra cui:

  • 55.343 abitazioni residenziali e 20.264 locali residenziali
  • 4735 edifici non residenziali e 257 locali non residenziali
  • 552 edifici

Sono stati colpiti 685 oggetti di teleriscaldamento, danneggiati e distrutti 1080 km di reti idrico-fognarie. Il numero di utenti, ai quali non vengono forniti i servizi di approvvigionamento idrico centralizzato, è 436.566. 151.955 utenti non hanno il sistema di drenaggio.

Secondo la Seconda valutazione rapida del danno causato e delle esigenze per la ricostruzione dell’Ucraina, redatta con la partecipazione del Governo dell’Ucraina, al 24 febbraio 2023, sono stati danneggiati fino a 1,4 milioni di appartamenti in condomini, 135.000 edifici singoli, 39.040 camere nei dormitori.

Al maggio del 2023, il Ministero della Cultura dispone dei dati sul danneggiamento di 1464 enti di cultura e di 623 monumenti. Tra gli oggetti di cultura danneggiati:

  • 701 circoli (256 distrutti, 445 danneggiati), dei quali la maggior parte riguarda le regioni di Doneck (23%), Khar’kiv (14%) e Kherson (15%)
  • 555 biblioteche (185 distrutte, 370 danneggiate); regione di Doneck — 27%, regione di Kyïv — 14%, regione di Khar’kov — 12%
  • 77 musei e gallerie (27distrutti, 50 danneggiati); regione di Doneck — 31%, regione di Kherson — 16%, regione di Khar’kiv — 12%. 57 musei si trovano nei territori occupati dalla Russia dopo il 24 febbraio, 27 sono nei territori liberati, 38 musei sono stati danneggiati a causa delle azioni militari
  • 23 teatri, cinema e filarmoniche (10 distrutti, 13 danneggiati)
  • 108 istituti di formazione culturale (45 distrutti, 63 danneggiati); nella regione di Doneck — 28%, nella regione di Khar’kiv — 16%, nella regione di Mykolaïv — 10%

Abbiamo inviato richieste al Ministero delle Politiche Sociali e al Ministero dell’Energia per i danni, che ha causato l’aggressione russa, tuttavia alla prima hanno risposto, che non hanno metodi di valutazione dei danni sociali, mentre il Ministero dell’Energia ha rifiutato di fornire informazioni sui danni all’infrastruttura a causa della sua segretezza.

Secondo i dati della Kyïv School of Economics, a causa delle azioni militari sono state distrutte o danneggiate 153.900 abitazioni, 3170 istituti di istruzione (quasi 1500 scuole, 909 asili, 528 istituti di istruzione superiore), 1216 istituzioni sanitarie, 1800 enti culturali (dati al febbraio 2023).

I dati più recenti sui crimini, registrati da T4P, sono disponibili nella sezione della statistica attuale.

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