Il tribunale dell’Aia ha emesso un mandato di cattura per Putin. La posizione dell’iniziativa T4P

L’iniziativa “Tribunal for Putin” plaude con entusiasmo l’emissione del mandato di cattura per Vladimir Putin e Mariya L’vova-Belova, esorta gli stati a sostenere l’adempimento di questa decisione e sottolinea la necessità da parte dell’autorità ucraina di ratificare lo Statuto di Roma.
27 Marzo 2023UA DE EN ES FR IT RU

Міжнародний кримінальний суд [logo]

L’iniziativa “Tribunal for Putin” plaude la sentenza della Camera di indagine preliminare II del Tribunale penale internazionale (TPI) sull’emissione del mandato di cattura per Vladimir Putin e Mariya L’vova-Belova in relazione alle accuse di deportazione illegale di bambini ucraini, che secondo il diritto internazionale costituisce un crimine di guerra. Questa sentenza è un evento senza precedenti per la giustizia penale internazionale, poiché per la prima volta il presidente di un paese, che è membro permanente del Consiglio di Sicurezza dell’ONU e possiede uno dei più grandi arsenali nucleari al mondo, si trova sotto accusa per un crimine internazionale.

Siamo grati al Pubblico ministero e ai giudici del TPI per la loro incrollabile devozione agli ideali della giustizia penale internazionale, che dà speranza a milioni di ucraini, che coloro che hanno portato dolore e sofferenza nella terra ucraina subiranno inevitabilmente la giusta punizione.

Esortiamo il TPI ad intraprendere anche in futuro tutti i passi necessari per perseguire e punire i crimini di guerra, i crimini contro l’umanità e il crimine di genocidio, compiuti nel territorio dell’Ucraina. Il popolo ucraino confida che gli omicidi e le torture dei civili a Bucha, Izjum e in altre città e villaggi dell’Ucraina, l’omicidio dei prigionieri di guerra ucraini a Olenivka, gli attacchi su vasta scala all’infrastruttura critica dell’Ucraina, le umilianti procedure di filtraggio nei territori temporaneamente occupati dell’Ucraina e altre atrocità, messe in atto dai rappresentanti della Federazione Russa, non resteranno impuniti dal TPI.

Segnaliamo, che questa decisione storica non sarebbe stata possibile senza la stretta collaborazione con il TPI degli organi dell’autorità dell’Ucraina, dei paesi stranieri, delle organizzazioni per i diritti umani e di tutte le persone di buona volontà, interessate a ripristinare la giustizia.

Le organizzazioni unite nell’iniziativa “Tribunal for Putin” esortano tutti i paesi, per i quali la decisione del TPI sull’arresto di Vladimir Putin e Mariya L’vova-Belova è ineludibile, a fornire al TPI piena e totale collaborazione per realizzare questa decisione.

Riteniamo, che questa decisione distrugga il mito sulla politicizzazione e sull’inefficacia del TPI, con cui nella politica ucraina spesso viene spiegato il rifiuto dell’Ucraina a ratificare lo Statuto di Roma del TPI. In base a questa considerazione, esortiamo l’autorità ucraina a adottare tutte le azioni necessarie per ratificare lo Statuto di Roma nel prossimo futuro. 

“Tribunal for Putin” ricorda, che il TPI è un “tribunale di ultima istanza”, che funziona in base al principio di complementarità, ovvero porta in giudizio i casi solo quando uno stato non vuole o non è in grado di farlo, ma l’obbligo primario della persecuzione e della punizione dei crimini internazionali spetta agli stati. A questo proposito, esortiamo le forze dell’ordine ucraine, il pubblico ministero e i tribunali a continuare ad impiegare il massimo sforzo per l’effettiva persecuzione e punizione dei russi, che hanno compiuto crimini internazionali nel territorio dell’Ucraina.

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