Sparizioni forzate nel territorio dell’Ucraina dal 24 febbraio 2022

La sparizione forzata è uno dei crimini più diffusi, che sistematicamente e finora impunemente vengono compiuti dai rappresentanti della Federazione Russa nel territorio dell’Ucraina.
Vladyslav Miroshnichenko10 Marzo 2023UA DE EN ES FR IT RU

У селі Липці Харківської області росіяни катували затриманих ними місцевих жителів електричним струмом. Фото: СБУ Russians used electric shock torture on the imprisoned local inhabitants of Lyptsi village, Kharkiv Region (Ukraine Security Service) Dans le village de Liptsy (région de Kharkiv), les Russes ont torturé à l’électricité des habitants qu’ils avaient arrêtés. Photo : Service de sécurité d’Ukraine Nel villaggio di Lypci nella regione di Khar’kiv, i russi hanno torturato i residenti locali da loro detenuti con la corrente elettrica. Foto: SSU В селе Липцы Харьковской области россияне пытали задержанных ими местных жителей электрическим током. Фото: СБУ

Nel villaggio di Lypci nella regione di Khar’kiv, i russi hanno torturato i residenti locali da loro detenuti con la corrente elettrica. Foto: SSU

Il 17 giugno 2015 l’Ucraina ha aderito alla Convenzione internazionale sulla tutela di tutte le persone dalle sparizioni forzate. In conformità all’articolo 2 della Convenzione, è considerata sparizione forzata l’arresto, la detenzione, il rapimento, o la privazione della libertà in qualsiasi altra forma da parte di rappresentati dello stato, oppure di persone o gruppi di persone, che agiscono con il permesso, il sostegno o il consenso dello stato, in presenza del conseguente rifiuto di riconoscere il fatto della privazione della libertà o l’occultamento dei dati sul destino, oppure sull’ubicazione della persona scomparsa, in conseguenza di ciò questa persona è rimasta senza tutela della legge. Le sparizioni forzate sistematiche sono definite crimini contro l’umanità dallo Statuto di Roma del Tribunale penale internazionale (art. 7(1)(i)).

Bisogna evidenziare, che non tutti i casi di sparizione di persona si possono interpretare come sparizione forzata. La sparizione è considerata forzata, quando è noto, che è stata compiuta dall’amministrazione d’occupazione russa, dai soldati russi, dai miliziani, da persone che sono passate dalla parte del nemico, e da quando l’ubicazione della persona non è nota.

L’iniziativa globale “Tribunal for Putin” (T4P) mette costantemente in atto la documentazione dei crimini internazionali (genocidio, crimini contro l’umanità, crimini di guerra), presumibilmente compiuti dagli aggressori russi, nello specifico i casi di sparizioni forzate. La situazione relativa al numero di casi di sparizione forzata documentata da T4P al 19 febbraio è la seguente:

  • Regione di Kherson: 507 casi;
  • Regione di Zhytomyr: 1 caso;
  • Regione di Doneck (senza contare Mariupol’): 9 casi;
  • Mariupol’: 2 casi;
  • Regione di Mykolaïv: 11 casi;
  • Regione di Zaporizhzhya: 234 casi;
  • Regione di Kyïv: 19 casi;
  • Regione di Sumy: 13 casi;
  • Regione di Chernihiv: 30 casi:
  • Regione di Luhansk: 31 casi;
  • Regione di Khar’kiv: 143 casi.

Sono stati registrati complessivamente 1000 casi, i quali possono essere preventivamente classificati come sparizione forzata di una persona in conformità all’articolo 7(1)(i) dello Statuto di Roma del Tribunale penale internazionale.

Tuttavia, il numero complessivo dei casi di sparizione forzata di persone nel territorio dell'Ucraina dal 24 febbraio 2022 può superare significativamente la cifra da noi registrata. Su richiesta dell’Unione ucraina per i diritti umani di Helsinki (UUDUH), sono state fornite dalla Polizia nazionale dell’Ucraina informazioni riguardo al fatto che nel periodo dal 24 febbraio 2022 al 7 febbraio 2023 sono state registrate 19.967 dichiarazioni e comunicazioni su fatti di sparizione senza traccia di persone in circostanze particolari. Di queste, al 7 febbraio 2023, 19.635 sono ricercate su scala nazionale.

Bisogna anche prestare attenzione al fatto che in condizioni di occupazione temporanea, probabilmente, non tutti si rivolgono agli organi delle forze di polizia dell’Ucraina per comunicare la scomparsa di parenti. Ad esempio, secondo le informazioni della squadra di accoglienza pubblica dell'UUDUH, a Mariupol’, dalle open source, ed esattamente dai gruppi sul social network “Telegram”, sono noti almeno 165 fatti di pubblicazione di informazioni sulla ricerca di parenti scomparsi. È impossibile determinare con precisione il numero di fatti dalla pubblicazione di questa informazione, la sua autenticità e le circostanze delle sparizioni, tuttavia, con ogni probabilità, una parte di questi possono essere casi non documentati di sparizioni forzate.

La detenzione illegale di persone da parte di rappresentanti dello stato invasore viene messa in atto al fine di stabilire il pieno controllo sulla popolazione del territorio ed eliminare potenziali focolai di opposizione alle forze di occupazione. Inoltre, nei territori temporaneamente occupati sono detenute persone per la cosiddetta reintegrazione del fondo di scambio, ossia per scambi futuri come combattenti per i militari della Russia. Sono noti casi di travestimento premeditato di civili con uniformi militari, per creare l'immagine necessaria ai media propagandistici.

Tra le categorie di persone rapite e detenute illegalmente spesso si trovano le seguenti:

  • ex partecipanti all’OAT/OFC (veterani della guerra nell'est dell'Ucraina), membri delle loro famiglie, soccorritori, ex o attuali agenti di polizia, invalidi di guerra;
  • dirigenti e funzionari degli organi di autogoverno locale, degli organi delle autorità statali;
  • partecipanti e organizzatori di manifestazioni filo-ucraine;
  • giornalisti, imprenditori e figure mediatiche;
  • sacerdoti, capi religiosi;
  • insegnanti;
  • dirigenti di imprese, agricoltori.

Durante le interviste individuali, gli ex detenuti raccontano, che li avevano picchiati con le mani, con i piedi, con le impugnature di armi, martelli, bastoni, tubi metallici, con qualsiasi oggetto che poteva capitare tra le mani al nemico, usavano la corrente elettrica (taser) per infliggere la massima sofferenza. Sui corpi di coloro che sono stati liberati sono rimaste tracce di ferite da punta e taglio. Uno dei modi per maltrattare i prigionieri stremati consiste nel far eseguire esercizi fisici in quantità eccessiva, si pratica anche la reclusione delle persone in condizioni disumane, antigieniche, senza cure mediche adeguate, senza concedere cibo e acqua potabile a sufficienza, senza accesso all'aria fresca, in celle stracolme. La testimonianza di una delle vittime di sparizione forzata nel territorio della regione di Kyïv è consultabile a questo link.

В таких умовах утримувалися незаконно заарештовані російськими військовими люди в селищі Козача Лопань Харківської області. Фото: Віктор Ковальчук / Медійна ініціатива за права людини The conditions in which those unlawfully detained by Russian soldiers in the Kharkiv Region town of Kozacha Lopan were held (Viktor Kovalchuk / Media Initiative for Human Rights) C’est dans ces conditions qu’ont été détenues des personnes arrêtées illégalement par l’armée russe dans le village de Kozatcha Lopan, dans la région de Kharkiv. Photo : Viktor Kovaltchouk / Initiative médiatique pour les droits humains In queste condizioni erano detenute le persone arrestate illegalmente dai soldati russi nel villaggio di Kosacha Lopan’ nella regione di Khar’kiv. Foto: Vyktor Koval’chuk / Iniziativa mediatica per i diritti dell’uomo В таких условиях содержались люди, незаконно арестованные российскими военными в поселке Казачья Лопань Харьковской области. Фото: Виктор Ковальчук / Медийная инициатива по правам человека

In queste condizioni erano detenute le persone arrestate illegalmente dai soldati russi nel villaggio di Kosacha Lopan’ nella regione di Khar’kiv. Foto: Vyktor Koval’chuk / Iniziativa mediatica per i diritti dell’uomo

Bisogna calcolare separatamente anche la pressione psicologica, ed esattamente la tortura psicologica. Le situazioni di costante sofferenza/ansia emotiva e psicologica si possono classificare come torture psicologiche. I detenuti si trovavano in totale isolamento comunicativo, li convincevano costantemente di quanto segue: l'Ucraina cederà, mentre la Russia avanza; nesusno ha bisogno di loro, nessuno si batte per loro; molti si faranno catturare; presto la Russia vincerà; sarà tutto Russia, e la parte occidentale dell'Ucraina entrerà a far parte della Polonia. La pressione morale durante la prigionia è colossale. Durante l'intervista, le persone evidenziano, che era molto difficile non sentire e non crederci.

Dalle parole di coloro che sono stati liberati, i dipendenti dell’UUDUH sono riusciti a documentare luoghi di detenzione illegale di persone nelle regioni di Zaporizhzhya e Doneck, come:

  • i cosiddetti “uffici del comando militare” nelle stazioni di polizia occupate, la colonia penale N° 77 di Berdyans’k, il Centro di detenzione temporanea del dipartimento di polizia di Berdyans’k della Direzione principale della polizia nazionale dell'Ucraina nella regione di Zaporizhzhya, l'edificio del dipartimento distrettuale di polizia nella città di Tokmak;
  • il cosiddetto “ufficio del comando militare” nell’insediamento di tipo urbano di Nikol’s’ke, nella città di Starobesheve, nella città di Doneck, il cosiddetto edificio del Dipartimento per la lotta alla criminalità organizzata, il Centro di detenzione temporanea nella città di Doneck, la prigione di filtraggio istituita sull'ex colonia penale N° 120 di Volnovakha.

Tuttavia, di luoghi di detenzione illegale di questo tipo ne esistono molti di più. Ad esempio, secondo le informazioni della Polizia nazionale, solo nella parte liberata della regione di Khar’kiv sono stati identificati almeno 25 “sale di tortura”, e una parte dei detenuti sono stati trasferiti nel territorio della Russia. Ma secondo le informazioni della Rappresentanza del Presidente dell'Ucraina nella Repubblica autonoma di Crimea, hanno condotto gli attivisti rapiti nella regione di Kherson nel territorio della Crimea occupata e li trattengono, in particolare, nel Centro di custodia cautelare N° 1 di Sinferopoli.

La sparizione forzata di persone è uno dei crimini più diffusi, che sistematicamente e finora impunemente vengono compiuti dai rappresentanti della Federazione Russa nel territorio dell’Ucraina. T4P continuerà a documentare i fatti di sparizione forzata di persone per un ulteriore uso di queste informazioni come prove nei tribunali nazionali e internazionali. In futuro, ciò diventerà una base di prove nel processo di assicurazione dei colpevoli alla giustizia.

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