Attacchi agli obiettivi di aiuto umanitario e alle colonne di evacuazione

I russi non solo ostacolano l’evacuazione e la consegna di carichi umanitari, ma sequestrano sia i carichi, che gli autobus di evacuazione.
Maksim Revjakin05 Novembre 2022UA DE EN ES FR IT RU

Фото: Depositphotos Foto: Depositphotos Photo: Depositphotos Foto: Depositphotos Photo : Deposiphotos Foto: Deposiphotos Фото: Depositphotos

Foto: Deposiphotos

Nel periodo dal 24 febbraio al 29 agosto 2022, i documentaristi dell’iniziativa T4P hanno individuato frequenti casi in cui è stato probabilmente violato il diritto umano internazionale, i diritti umani e le libertà fondamentali: gli attacchi agli obiettivi di aiuto umanitario, alle colonne di evacuazione, l’impedimento della consegna di carichi umanitari e l’abbandono dei civili in distretti pericolosi per la vita e la salute. Tali casi hanno i segni dei seguenti crimini di guerra:

  • Attacco ad un magazzino di aiuto umanitario, ad un convoglio umanitario, ad una missione umanitaria o ad un corridoio (Articolo 8 (2)(b)(iii) dello Statuto di Roma),
  • Impedire alle missioni umanitarie di consegnare acqua e cibo, distruzione delle scorte di cibo e acqua potabile (Articolo 8(2)(b)(xxv) dello Statuto di Roma).

Nel complesso l'iniziativa T4R ha documentato 42 episodi, che riguardano 29 eventi, i quali hanno i segni dei crimini di guerra legati all’approviggionamento dei bisogni umanitari dei civili e all'assistenza nella fuga di civili da distretti pericolosi e da distretti con una difficile situazione umanitaria. Sono stati registrati 14 attacchi agli obiettivi di aiuto umanitario, 8 attacchi a colonne di evacuazione dei civili, 4 casi di impedimento dell’allontanamento dei civili da distretti pericolosi, 3 casi di sequestro di carichi e mezzi di trasporto umanitari.

A seguito degli eventi registrati sono morti 38 civili, sono stati feriti 64 civili, sono stati danneggiati, distrutti o sequestrati 38 obiettivi di aiuto umanitario e di trasporto per l’evacuazione.

La maggior parte delle persone è morta dopo i bombardamenti delle colonne di evacuazione, 14 persone, e 12 in fila nei punti di distribuzione di aiuto umanitario. Abbiamo registrato 6 casi di uccisione di massa di civili: 3 a seguito di bombardamenti delle colonne di evacuazione, 2 a seguito dei bombardamenti di punti di distribuzione di aiuto umanitario, 1 a causa dell'impedimento da parte dei soldati russi di abbandonare i distretti pericolosi. Il maggior numero di morti simultaneamente è di 8 persone.

Tra gli obiettivi di aiuto umanitario e il trasporto di evacuazione, secondo la banca dati, sono stati danneggiati, distrutti o espropriati/saccheggiati 12 autobus di evacuazione, 11 automobili con aiuto umanitario, 5 punti di distribuzione di aiuto umanitario, 5 automobili civili, su cui i civili tentavano di lasciare distretti pericolosi, 3 vagoni e 2 magazzini con aiuto umanitario.

Il maggior numero di eventi, nel numero di 8, è stato registrato nelle regioni di Char’kiv e Zaporižžja, 5 eventi nella regione di Doneck, 4 a Luhansk, 3 a Černihiv ed 1 evento a Cherson.

Singoli eventi documentati

Bombardamento del punto di distribuzione di aiuto umanitario a Char’kiv

Il 24 marzo 2022 verso le 13:00 i militari della FR hanno lanciato missili del sistema “Uragan” con bombe a grappolo su una succursale della Novaja Pochta in via Akademika Pavlova a Char’kiv, che veniva utilizzata come punto di distribuzione di aiuto umanitario.

Gli ordigni hanno colpito le persone che si trovavano in fila per ricevere aiuto umanitario, 8 sono state uccise, 15 ferite.

Фото: Вячеслав Мавричев/Суспільне Foto: Vjatscheslav Mavrytschev/Suspilne The New Post Office in Kharkiv (photo, Vyacheslav Mavrychev) Foto: Vyacheslav Mavrychev / Suspilne Photo : Viacheslav Mavrytchev/Souspilne Foto: Vjačeslav Mavryčev/Suspil’ne Фото: Вячеслав Маврычев/Суспільне

Foto: Vjačeslav Mavryčev/Suspil’ne

Sequestro di un convoglio umanitario in partenza da Khar’kiv

Il 20 marzo 2022 i militari della FR hanno sequestrato un convoglio umanitario sulla via di accesso a Khar’kiv. Sono state prese in ostaggio 7 persone: 6 autisti e 1 medico. Il 21 marzo 2022 tutti i prigionieri sono tornati nel territorio controllato dall’Ucraina.

Bombardamento della colonna di evacuazione nell’insediamento di tipo urbano Borovaja

Il 14 aprile 2022 i militari della FR hanno sparato sugli autobus di evacuazione con residenti pacifici nell’insediamento di tipo urbano Borovaja, distretto di Izjumskij della regione di Khar’kiv. Sono morte 7 persone e altre 27 sono rimaste ferite.

Фото: Харківська обласна прокуратура Foto: Gebietsstaatsanwaltschaft Charkiv Evacuation buses shelled near Borova settlement (photo, Kharkiv Region Prosecutor’s Office) Foto: Fiscalía Regional de Kharkiv Photo : Parquet régional de Kharkiv Foto: Procura regionale di Char’kiv Фото: Харьковская областная прокуратура

Foto: Procura regionale di Char’kiv

Bombardamento di una colonna di automobili con aiuto umanitario nel villaggio En’kov

Il 30 marzo 202 nel villaggio Enkov della regione di Černihiv i militari della FR hanno sparato contro una colonna di 5 veicoli di volontari con aiuti umanitari. Due mine sono esplose vicino alle auto, accanto alle quali si trovavano delle persone. A seguito del bombardamento, 3 volontari sono morti e 4 sono rimasti feriti.

Згорілі авто. Фото: Суспільне Чернігів Ausgebrannte Fahrzeuge. Foto: Suspilne Tschernihiv Burnt-out civilian vehicles on the road to Enkiv village (photo, Chernigiv Region, Suspilne) Vehículos carbonizados. Foto: Suspilne Chernigiv Voitures brûlées. Photo : Souspilne Tchernihiv Automobili bruciate. Foto: Suspil’ne Černihiv Сгоревшие автомобили. Фото: Суспільне Чернігів

Automobili bruciate. Foto: Suspil’ne Černihiv

Merita una considerazione particolare la sistematica azione di impedimento da parte dei soldati russi all’allontanamento dei civili di distretti pericolosi e di distretti con una difficile situazione umanitaria e il sequestro di carichi umanitari e dei mezzi di trasporto. Così, nei centri abitati che subiscono direttamente le azioni di guerra, mancano i prodotti essenziali e gli oggetti di prima necessità, ad esempio i generi alimentari, le medicine, il riscaldamento, il gas, l’acqua e la rete mobile. La situazione è aggravata dalla riluttanza della parte russa ad accordarsi sull'apertura di corridoi di evacuazione sul territorio controllato dall’Ucraina, di corridoi per i volontari ucraini e le missioni umanitarie internazionali per la fornitura di aiuto umanitario, dal sabotaggio dei pochi patti realizzati, e dal sequestro dei carichi umanitari.

Sequestro di aiuti umanitari e di autobus per l’evacuazione a Melitopol’

Il 1 aprile 2022 nella Melitopol’ occupata, regione di Zaporižžja, i militari della FR hanno sequestrato 14 tonnellate di aiuti umanitari e gli autobus sui quali era stato programmato di evacuare la popolazione civile.

Divieto di evacuare i residenti di Berdjansk

Il 3 maggio 2022 i militari della FR hanno vietato agli autobus di evacuazione a Berdjansk di far salire i residenti che desideravano evacuare.

Blocco di un convoglio umanitario e appropriazione di aiuti umanitari nella regione di Zaporižžja.

Il 15 maggio 2022 il convoglio umanitario congiunto sul percorso Energodar-Tokmak-Pologi è stato bloccato a Vasil’evka e trattenuto dai soldati russi per lungo tempo. A Energodar lo hanno lasciato passare con notevoli ritardi, ma più avanti, sulla tratta Tokmak-Pologi, non l’hanno lasciato passare. Il convoglio umanitario è stato costretto a fare inversione e a tornare indietro. All’accesso al centro abitato di Kamenskoe, in seguito al bombardamento delle truppe russe, è stato distrutto un ponte stradale sul fiume, perciò il transito è diventato impossibile. Ad ogni checkpoint i soldati russi hanno confiscato con la forza generi alimentari, abiti, articoli per l'igiene personale.

Impedimento ai civili di abbandonare il territorio occupato al checkpoint di Vasil’evka

Ad agosto nella regione di Zaporižžja i soldati della FR, al checkpoint di Vasil’evka, hanno intenzionalmente impedito la partenza di automobili civili verso il territorio controllato dall’ Ucraina. Le persone sono state costrette a rimanere sotto un caldo soffocante senza cibo, senza accesso all’ospedale e al Pronto soccorso per alcuni giorni, il che ha portato alla morte di 10 persone. La fila alcuni giorni ha raggiunto le 1200 auto.

Фото: Еспресо TV Foto: Espreso TV The tailback at the Vassylivka road-block (photo, Espreso TV) Foto: Espreso TV Photo : Espreso TV Foto: Espreso TV Фото: Еспресо TV

Foto: Espreso TV

Conclusioni

I soldati della FR ostacolano sistematicamente la consegna di carichi umanitari, i tentativi dell'Ucraina di far evacuare le persone in modo centralizzato e i civili autonomamente dai distretti pericolosi e dai distretti con difficoltose situazioni umanitarie, aggiungendo a questo il furto degli aiuti umanitari e del trasporto per l’evacuazione. La sistematicità di tali azioni nei territori occupati e vicino al fronte può indicare l’ordine generale di eseguirle dato dai dirigenti. Tali azioni violano non solo il diritto umanitario internazionale, ma anche i diritti umani e le libertà fondamentali, aggravano la già difficile situazione umanitaria, aumentano notevolmente i pericoli per la vita e la salute dei civili e possono essere eseguite allo scopo di terrorizzare la popolazione locale dei territori occupati e per la russificazione forzata di questa popolazione. Per di più i soldati della FR attuano regolarmente attacchi agli obiettivi di aiuto umanitario e ai trasporti per l’evacuazione, che rende il ricevere tale assistenza nei centri abitati vicino al fronte e i tentativi di evacuazione dai territori occupati soggetti al pericolo di morte, crea nella popolazione civile un’atmosfera di terrore, di trovarsi senza una via d’uscita e provoca notevoli sofferenze psicologiche.

Condividere l'articolo