L’attacco più sanguinoso all’Ucraina occidentale

Come i russi hanno ucciso decine di persone a Ternopil’: fotoreportage dal luogo dell’attacco.
Serhij Okunev11 Dicembre 2025UA DE EN ES FR IT RU

Тернопіль, @ Cергій Окунєв для ХПГ

Ternopil’, @ Serhij Okunev per il KHPG

La mattina presto del 19 novembre i missili da crociera russi hanno attaccato la città di Ternopil’. La zona di conflitto più vicina si trova a 700 chilometri.

Già in precedenza i droni e i missili russi avevano colpito questa città di retrovia a ovest del paese, ma l’attacco del 19 è stato il più grande e il più sanguinoso; secondo i dati aggiornati al 20 novembre ci sono stati 26 morti, tra cui 3 bambini. Almeno altre 20 persone possono trovarsi sotto le macerie. L’attacco è diventato così il più terribile per numero di vittime non solo a Ternopil’ — nessun’altra città nell’ovest dell’Ucraina aveva mai registrato un simile numero di vittime tra i civili.

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Ternopil’, @ Serhij Okunev per il KHPG

Le conseguenze più grandi le hanno subite due palazzine abitate, situate a un centinaio di metri l’una dall’altra. In entrambi i casi ci sono stati dei morti.

In un caso l’esplosione ha causato un terribile e rapido incendio, alcuni abitanti non sono riusciti lasciare le abitazioni e sono morti a causa delle fiamme. Nell’altro caso il missile russo X-101 ha colpito direttamente la parte superiore di una palazzina a nove piani. Più piani sono stati completamente distrutti, i mattoni caduti hanno bloccato diverse persone tra un piano e l’altro.

“Abbiamo sentito le prime esplosioni, erano ancora abbastanza lontane. Non sapevamo se fosse il caso di scendere nel rifugio antiaereo, avevo però un brutto presentimento. Abbiamo raccolto i documenti, ho preso il bambino e abbiamo cominciato a scendere. Sul mio stesso piano vive anche mio cugino, parliamo ogni giorno, siamo praticamente separati da un muro. Gli ho bussato e detto che bisognava scendere, ma lui non voleva ancora farlo, avrebbe seguito l’evolversi della situazione. Io, mio marito e il bambino siamo usciti di casa, sono passati dai 5 ai 10 minuti e c’è stata l’esplosione. Il nostro appartamento e quello di mio cugino sono stati completamente distrutti”, racconta Ol’ga, abitante di Ternopil’.

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Ternopil’, @ Serhij Okunev per il KHPG

Il 19 novembre la donna e il marito hanno aspettato per tutto il giorno qualche informazione sul cugino. Non rispondeva al telefono, i danni al palazzo erano terribili. Ma dopo circa 17 ore è arrivata la notizia: l’uomo era ancora vivo. La Protezione civile è riuscita a sentire la sua voce durante il minuto di silenzio speciale, quando si fermano le macchine e ogni operazione. Sono riusciti poi a recuperare l’uomo. Era caduto dal decimo all’ottavo piano, è stato dieci ore circa sotto grandi blocchi, alcuni ancora roventi.

“All’inizio ero sicura che fosse vivo. Ma il tempo passava. Era già sera. Mio marito mi ha detto che se non lo avessero trovato entro sera dovevamo prepararci al peggio. Ne ero consapevole anche io. Ma poi abbiamo scoperto che era vivo. Eravamo sotto shock, anche i medici — dopo un’esplosione simile e così tante ore sotto le macerie aveva soltanto un braccio rotto, un trauma cranico e una piccola lesione alla gabbia toracica. Lui è cosciente, ricorda tutto, scherza. Dice che faceva freddissimo, ma sapeva che lo avrebbero tirato fuori”, condivide la bella notizia Ol’ga.

Ol’ga e il marito hanno perso la loro casa, ma sono rimasti vivi. Il sindaco Serhij Nadal ha detto che la palazzina non può essere ristrutturata, ma tutti i residenti riceveranno aiuto durante il trasloco e compensazioni dal governo e dal comune.

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Ternopil’, @ Serhij Okunev per il KHPG

Non tutti hanno però avuto la fortuna di Ol’ga e della sua famiglia. Sotto il palazzo Ihor aspetta informazioni da più di 24 ore. Non viveva nella palazzina distrutta, ma lì abitava la sua bisnonna, al settimo piano. E proprio il settimo e l’ottavo sono i più complicati per le ricerche: i piani superiori si sono “fusi” al livello del settimo e dell’ottavo. Per raggiungere il settimo e l’ottavo piano bisogna prima togliere le macerie dei piani superiori.

“Ho sentito delle esplosioni, sono uscito in strada. E poi una vicina che mi ha detto che una palazzina era stata distrutta. Ho chiesto l’indirizzo e ho capito che era quella dove viveva la mia bisnonna. Sono subito corso fino a lì. E sto ancora aspettando qualche informazione. Guardando si nota che nello spazio dove si trovava il suo appartamento i pavimenti si sono fusi in modo tale da creare uno spazio libero. Ho ancora speranza, ma dopo 36 ore ne ho sempre meno. Guardo i ragazzi della Protezione civile lavorare, capisco che è molto difficile. Per questo aspetto e basta. Non ho dormito tutta la notte, ho parlato con mia moglie. La mia bisnonna ama tanto la vita, passeggiava in strada con il gatto, era sempre con lui. Sicuramente anche ora saranno insieme lì sotto le macerie. Anche il solo recupero del corpo è per me molto importante”, dice Ihor.

Intorno alla palazzina ci sono tante persone che, come Ihor, attendono notizie. Molti non sono pronti a parlare con la stampa, lo capiamo benissimo. Di tanto in tanto le persone ricevono notizie dal mortuario.

Тернопіль, @ Cергій Окунєв для ХПГ

Ternopil’, @ Serhij Okunev per il KHPG

“Che cosa ho visto? Non ho fatto in tempo a vedere nulla. C’è stato un colpo molto forte. Era come se la terra si fosse girata, ribaltata. La nostra porta si è bloccata, non riuscivamo ad uscire. Mio marito ha un’invalidità del secondo tipo, stava per prendere le sue medicine mattutine. Poi la Protezione civile è arrivata subito, è stata davvero veloce. Hanno sfondato la nostra porta, ci hanno liberati, aiutati ad uscire. Ma sul nostro piano, dall’altra parte della parete, viveva una donna con due bimbi. I danni da loro sono di gran lunga peggiori. Non sono ancora riusciti a tirarli fuori”, racconta un’altra abitante della palazzina distrutta.

Diversi testimoni hanno confermato subito la notizia sulla donna e i bambini sotto le macerie, la conferma ufficiale la può dare però soltanto la Protezione civile dopo l’ispezione dei piani e degli appartamenti indicati.

Тернопіль, @ Cергій Окунєв для ХПГ

Ternopil’, @ Serhij Okunev per il KHPG

Date le dimensioni della catastrofe, la particolare difficoltà del caso e il numero di vittime, i migliori dipartimenti di varie regioni ucraine sono venuti in soccorso ai colleghi di Ternopil’. Come comunicato dal Presidente della Protezione civile ucraina Oleksandr Horužnyj, a Ternopil’ era impiegato il nuovo dipartimento speciale della Protezione civile “Delta”. Questo gruppo può essere impiegato molto velocemente in diverse regioni del paese e può compiere i compiti più pericolosi e complicati. Durante gli allenamenti, il gruppo “Delta” esercita anche il lancio da elicottero e le operazioni di salvataggio subacquee.

Secondo i dati aggiornati al 20 novembre a Ternopil’ i lavori di soccorso e ricerca proseguono.

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Ternopil’, @ Serhij Okunev per il KHPG

Aggiornamento: secondo i dati al 23 novembre sono morte 34 persone, tra cui 6 bambini.

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