Sull'impostazione dell’argomentazione del reato di genocidio commesso dalle truppe russe dopo il 24 febbraio 2022

Lo scopo della guerra della FR contro l’Ucraina consiste nell’annientamento dello stato ucraino e di chi si oppone all’aggressore. Questo intento genocida è stato realizzato in modi diversi nelle differenti regioni. La pubblicazione è dedicata al genocidio di Mariupol’.
Evgenij Zacharov, Tat’jana Samoderženkova25 Ottobre 2022UA DE EN ES FR IT RU

Маріуполь, спустошений російськими загарбниками. Фото: Маріупольська міська рада Mariupol devastated by the Russian invaders (Photo: Mariupol City Council) Mariúpol devastada por los invasores rusos. Foto: Ayuntamiento de Mariúpol Marioupol dévastée par les envahisseurs russes, photo : Conseil local de Marioupol Mariupol’ devastata dagli invasori russi, foto: consiglio comunale di Mariupol’ Мариуполь, опустошенный русскими захватчиками, фото: Мариупольский городской совет

Mariupol’ devastata dagli invasori russi, foto: consiglio comunale di Mariupol’

Considereremo come oggetto del crimine di genocidio un gruppo nazionale, una parte del popolo ucraino, che si oppone allo stato-aggressore. Senza dubbio, il gruppo protetto così definito è significativo sia quantitativamente, che qualitativamente: esso comprende tutte le élite ucraine e le figure di spicco della popolazione dell’Ucraina. Oggi la maggior parte degli ucraini si divide tra coloro che combattono contro gli occupanti e coloro che aiutano i combattenti come possono.

L'elemento determinante per qualificare il reato di genocidio secondo la Convenzione sul genocidio è la presenza di una chiara intenzione di annientare i membri del gruppo corrispondente.

Ovviamente l'obiettivo della FR nella guerra contro l'Ucraina è l’annientamento dello stato ucraino e di quella parte di ucraini che si riconoscono cittadini dell’Ucraina e non accettano di sottomettersi allo stato-aggressore. Questo obiettivo costituisce un’intenzione genocida, ma è stato compiuto diversamente nelle varie regioni dell'Ucraina: Mariupol’, Kyïv, Char’kov. Pertanto, a nostro avviso, è necessario un esame separato del genocidio in ciascuna regione, tenendo conto delle sue peculiarità.

Questa pubblicazione è dedicata al genocidio di Mariupol’.

Il gruppo protetto nell’ambito della Convenzione è il gruppo nazionale, costituito dai cittadini ucraini che vivono a Mariupol’ (circa 450mila persone). A nostro avviso, 4 dei 5 criteri del genocidio, dell’art. 2 della Convenzione sul genocidio, sono applicabili al caso di Mariupol’.

Omicidio dei membri di un gruppo

Dal 26 febbraio la città si è trovata sotto assedio e dal primo giorno di guerra si è trovata costantemente sotto il fuoco sia dell’artiglieria, che dell’aviazione. Per questo sono stati uccisi migliaia di residenti.

Sono stati bombardate dalle truppe russe numerose abitazioni civili, una clinica ostetrica e un ospedale pediatrico, in cui si trovavano puerpere e neonati, e anche un teatro drammatico, una piscina, studentati e un istituto d’arte, in cui le persone si nascondevano dai bombardamenti.

Маріуполь. Розбомблений автомобіль біля уламків пологового будинку. Фото: Євген Малолєтка, Associated Press A gutted vehicle outside the ruins of Mariupol’s Maternity Hospital (Photo: Evgeniy Maloletka, AP) Mariúpol. Un coche carbonizado cerca de las ruinas del hospital de maternidad. Foto: Yevgeny Maloletka, Associated Press Marioupol. Une voiture bombardée près des décombres de la maternité. Photo : Evgueni Maloletka, Associated Press Mariupol’. Auto bombardata vicino alle macerie della clinica ostetrica. Foto: Evgenij Maloletka, Associated Press Мариуполь. Разбомбленный автомобиль возле обломков роддома. Фото: Евгений Малолетка, Associated Press

Mariupol’. Auto bombardata vicino alle macerie della clinica ostetrica. Foto: Evgenij Maloletka, Associated Press

Ad oggi, secondo le informazioni provenienti da varie fonti ufficiali ucraine, il numero di vittime civili a Mariupol’ è di 87mila[1]. L'intera entità della strage non sarà nota finchè non si otterrà l'accesso alla città.

Produzione di gravi danni fisici o disturbi mentali ai membri del gruppo

A Mariupol’ le truppe russe hanno sistematicamente e appositamente attaccato abitazioni civili, rifugi e vie di evacuazione, uccidendo i civili. Durante il fuoco contro Mariupol’ un considerevole numero di persone è rimasto gravemente ferito. A riguardo hanno testimoniato i medici che erano rimasti in città durante le attive operazioni militari e che hanno prestato assistenza medica[2]. Mancavano anche le medicine. Molte persone sono morte a causa dell’insufficienza di medicinali necessari per le ferite e le malattie croniche[3].

Жінка біля Маріупольського пологового будинку після того, як Росія бомбила його 9 березня. Фото: Євген Малолєтка, Associated Press A woman stands outside the city’s Maternity Hospital after it was bombed by Russian forces on 9 March (Photo Evgeniy Maloletka, AP) Una mujer frente al hospital de maternidad de Mariúpol después del bombardeo ruso el 9 de marzo. Foto: Yevgeny Maloletka, Associated Press Une femme devant la maternité de Marioupol après l’attentat à la bombe par la Russie, le 9 mars. Photo : Evgueni Maloletka, Associated Press Una donna presso la clinica ostetrica di Mariupol’, dopo che la Russia l’aveva bombardata il 9 marzo. Foto: Evgenij Maloletka, Associated Press Женщина у Мариупольского роддома после того, как Россия бомбила его 9 марта. Фото: Евгений Малолетка, Associated Press

Una donna presso la clinica ostetrica di Mariupol’, dopo che la Russia l’aveva bombardata il 9 marzo. Foto: Evgenij Maloletka, Associated Press

Dopo il 26 febbraio 2022 i residenti non hanno avuto la possibilità di abbandonare la città. A causa dei continui attacchi aerei e dei bombardamenti dell’artiglieria sulle abitazioni civili, le persone sono state costrette a trovarsi nei seminterrati, i quali non erano stati adattati per viverci. Nel seminterrato la gente gelava. L’accesso a cibo, acqua e medicine era completamente inesistente. Le persone avevano costantemente paura, percepivano la loro situazione come un "inferno"[4].

Creazione premeditata per un gruppo di condizioni di vita, che sono state predeterminate per la sua totale o parziale distruzione fisica

La formulazione di questo criterio descrive in modo assolutamente esatto la situazione che si è creata a Mariupol’ dall'inizio di marzo 2022, quando l’infrastruttura critica della città è stata distrutta dalle truppe russe: approvvigionamento idrico, fornitura di gas, fornitura di elettricità, riscaldamento e comunicazioni. In seguito sono state appositamente distrutte le strutture mediche con il pretesto della presenza in quei luoghi di militari ucraini. Inoltre, sono stati chiusi i corridoi umanitari e di evacuazione. Era impossibile rifornire la città di acqua, cibo, medicine, prodotti per bambini.

I residenti di Mariupol’ sono stati costretti a raccogliere l’acqua piovana e grezza e bollirla per bere, preparare il cibo sui fuochi accesi in strada.

Il totale accerchiamento di Mariupol’, l’assenza di accesso al cibo, all’acqua, ai farmaci, la distruzione dell’infrastruttura critica della città ha portato ad un considerevole peggioramento della salute dei residenti di Mariupol’ e, in alcuni casi, alla morte. La situazione della gente era senza via d’uscita.

Va anche notato che le forze armate russe controllavano lo spazio aereo su Mariupol’, perciò era impossibile salvare dalla distruzione abitazioni civili, istituzioni comunali, socioculturali e imprese economiche della città. Risultato dei bombardamenti sistematici delle aree abitate è stato che in poche settimane le forze armate russe hanno distrutto più dell'80% delle abitazioni civili[5], trasformando Mariupol’ in un cumulo di rovine, rendendola inabitabile e rendendo impossibile, nel prossimo futuro, una vita normale e civile nella città[6].

Durante l’evacuazione i residenti di Mariupol’ sono stati costretti a sottoporsi a un'umiliante procedura di “filtrazione”, ossia vaglio di controllo. I residenti di Mariupol’ che non superavano la prima fase di “filtrazione” venivano arrestati e mandati nei campi di “filtrazione” per 30 giorni, in cui erano tenuti in condizioni terribili, di per sé una tortura. Sono stati privati dell'accesso ai beni di prima necessità, compresi i servizi igienici, hanno sofferto di continui abusi e percosse. Chi non superava nemmeno la seconda fase di “filtrazione” scompariva senza lasciare traccia.

Tutte queste azioni, dirette a creare orribili condizioni di esistenza, l’arresto e la scomparsa di chi era considerato nemico della FR dalle autorità occupanti, confermano l’applicabilità anche di questo criterio per la presenza di genocidio.

Trasferimento forzato dei bambini da un gruppo all’altro

Le informazioni provenienti da fonti della FR e le testimonianze dei residenti della città confermano i fatti legati al trasferimento dei bambini a Doneck e nelle città della FR.

Quindi, i bambini che avevano perso i genitori durante le azioni militari sono stati portati negli ospedali di Doneck. I parenti sono stati costretti a cercarli in tutti gli organi della cosiddetta RPD e dei centri umanitari della FR, situati nel territorio di Mariupol’.

Il trasferimento dei bambini da Mariupol’ per la loro successiva adozione è confermato dal Decreto del presidente della FR del 30 maggio sull’ottenimento semplificato della cittadinanza russa, e dalla sua ordinanza sulla procedura semplificata per l'adozione dei bambini arrivati nella FR dall'Ucraina.

Come ha dichiarato l'ex-delegata per i diritti umani Ljudmila Denisova all'inizio di giugno sono stati trasferiti in Russia 2.161 bambini orfani, i cui genitori erano stati privati della potestà genitoriale, che sono stati dati a famiglie affidatarie russe.

Versione ridotta. Per la versione completa in ucraino qui, in inglese qui.


[1] Oleg Kotov, ”Russia’s armed forces have killed about 87,000 people in Mariupol but this does not include unidentified bodies [lying in the city morgue]”, Socportal.info (in English), 30 August 2022.

[2] Sergy (Gorobtsov), Archbishop of Mariupol and Donetsk, “This lad Dima is from Mariupol”, Facebook (in Ukrainian), 18 April 2022. “He did not leave the hospital for three days: the story of [Victor Lokutov from Dnipro] a traumatologist who saved the wounded from Kramatorsk and Mariupol”, Vchasno news agency (in Ukrainian), 18 August 2022.

[3] Kateryna Rodak, “A 27-year-old doctor [Andrei Serbin] tells how he saved his own life under shelling in Mariupol. His story is amazing”, Zaxid.net (in Ukrainian), 28 April 2022.

[4] “Eyewitness accounts by photojournalists Serhiy Vaganov and Iryna Gorbacheva from Donetsk”, Ukrainska Pravda (in Ukrainian), 22 March 2022.

[5] “80-90% of the city was destroyed, says deputy mayor of Mariupol”, Ukrainska Pravda (in English), 17 March 2022.

[6] “Satellite images taken by MAXAR Technologies and shared by The Guardian [London]: Burnt houses and a destroyed mall are shown by Mariupol satellite photos and a drone video”, Ukrainska Pravda (in Ukrainian), 18 March 2022.

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