Persone scomparse e imprigionate nella regione di Charkiv: rapporto analitico (24 febbraio – 23 giugno 2022)

Il Gruppo di protezione dei diritti umani di Charkiv sta documentando i crimini di guerra dal primo giorno, usando a tal scopo le informazioni di fonti open source e le dichiarazioni di vittime o parenti. In quattro mesi di guerra abbiamo registrato 590 casi di scomparsa.
Anna Ovdyenko29 Agosto 2022UA DE EN ES FR IT RU

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Dal primo giorno di guerra ad oggi, nella regione di Charkiv sono in corso azioni militari attive. Un terzo del territorio della regione è ancora occupato dai russi e su circa la restante metà sono in corso i combattimenti. Secondo dati non confermati, l’esercito russo sta portando molti residenti locali, compresi i minorenni, fuori dal territorio dell’Ucraina, dove devono essere appositamente filtrati nei campi. Alcuni vengono sequestrati e rinchiusi in istituti penitenziari nei territori occupati del Donbass e della Crimea o nella Federazione Russa. Gli altri vivono per mesi sotto i bombardamenti senza Internet, elettricità e comunicazioni mobili nei territori temporaneamente occupati. Tutti questi presupposti portano la regione ad avere un numero estremamente elevato di persone scomparse.

Statistica generale

Il ChPG (Gruppo di protezione dei diritti umani di Charkiv) ha documentato i crimini di guerra sin dal primo giorno, utilizzando informazioni provenienti da fonti open source e da dichiarazioni di vittime o dei loro parenti. Nei primi quattro mesi di guerra abbiamo registrato 590 casi di scomparse di persone (per un totale di 777 persone) nella regione di Charkiv, di cui 77 casi erano sparizioni forzate (per un totale di 79 persone). Ricordiamo che una sparizione è considerata “forzata” quando è noto che una persona è stata presa con forza dai rappresentanti delle autorità russe, dell’esercito russo, dai militanti della Repubblica Popolare di Lugansk e Doneck o dalle persone che hanno passato al nemico, e da quel momento l’ubicazione di questa persona è ignota ed essa è privata della protezione della legge.

Inoltre, in altri 13 casi (23 vittime in tutto), l’ubicazione delle persone è diventata nota nel tempo, quando i rappresentanti ufficiali delle autorità russe hanno confermato che la persona scomparsa era sotto il loro controllo in un determinato luogo, per cui tale persona passava dalla categoria degli scomparsi a quella dei privati illegalmente della libertà.

Circostanze dell’accaduto

Stabilire il momento della scomparsa è assai importante per trovare una persona. Tuttavia, a causa della guerra, in alcuni casi nemmeno i parenti degli scomparsi sanno il momento esatto in cui è accaduto. A volte indicano un lasso di tempo piuttosto ampio: giorni o addirittura settimane. Ci sono pochissimi casi in cui è possibile determinare l’ora esatta o per lo meno il momento della giornata. Lo stesso vale per il luogo della scomparsa: in molti casi, l’unico luogo noto è il centro abitato in generale o l’ultimo luogo di residenza.

Partendo da queste premesse, è evidente che la maggior parte delle persone scompare in circostanze ignote. Ciò si spiega con il fatto che le sparizioni sono avvenute in territori occupati temporaneamente o in territori dove si svolgono le ostilità. I parenti degli scomparsi di solito non sono a conoscenza delle esatte circostanze nel punto abitato. I testimoni delle sparizioni si trovano solitamente nei territori occupati anche loro stessi, pertanto non possono fornire chiarimenti in merito alla data, all’ora e alle ragioni della sparizione, ed inoltre non possono confermare che la sparizione sia stata forzata. Si prevede che per la maggior parte degli episodi le informazioni verranno precisate nel tempo, quando le città saranno liberate. Così, ad esempio, dopo la liberazione del villaggio di Сirkuny sono arrivate numerose nuove segnalazioni, per un totale di 13 sparizioni su 77 casi.

Allo stesso tempo, nella città occupata di Izjum e nei villaggi circostanti occupati, si osserva la più massiccia scomparsa di persone in circostanze ignote. In generale, qui sono documentati 341 casi di scomparsa, che rappresentano il 58% del numero totale dei reati registrati. Ciò è dovuto alla prolungata mancanza di elettricità e di comunicazioni mobili nei centri abitati, nonché al terrore di massa e alla deportazione della popolazione locale. In altre comunità della regione di Charkiv il numero è distribuito quasi uniformemente. Pertanto, sono state registrate 32 sparizioni nel distretto di Čuhuïv, 5 nel distretto di Lozova, 2 a Kup"jans'k e 76 episodi a Charkiv. Tuttavia, si può rilevare una certa tendenza: più attivi sono i combattimenti nell’area e più sono ampi i territori occupati, maggiore è il numero di persone scomparse. È caratteristico il caso della città di Charkiv: sulla popolazione stimata prima della guerra in 1,5 milioni di persone ci sono state solo 79 persone scomparse, poiché la città non è stata occupata e non ci sono state lunghe interruzioni delle comunicazioni.

Sesso ed età degli scomparsi

Tra gli scomparsi, la proporzione di donne e uomini è approssimativamente la stessa: 389 uomini e 388 donne. Tuttavia, se parliamo specificamente di sparizioni forzate, il numero degli uomini supera notevolmente il numero delle donne (le donne rappresentano solo il 15% del numero totale delle persone sequestrate dai russi). La maggior parte delle persone è scomparsa singolarmente, ma ci sono state anche scomparse di 3, 4 e persino 8 persone alla volta. Molto spesso si tratta di famiglie o vicini di casa che viaggiavano insieme in macchina, si nascondevano nel seminterrato ecc.

Галина Турбаба — селищна голова с. Дворічного у Харківській області. 22 травня 2022 року стало відомо, що її викрали російські військові, 25 травня її звільнили. Фото: Мережа правового розвитку Halyna Turbaba, the head of the Dvorichna settlement (Kupiansk district), was kidnapped by Russian army, released in several days. Photo: Мережа правового розвитку Halyna Turbaba es la alcaldesa del pueblo Dvorichne, en la región de Kharkiv. El 22 de mayo de 2022 se registró su secuestro por militares rusos y el 25 de mayo quedó liberada. Foto: Red de Desarrollo Legal Halyna Turbaba, maire du village de Dvorichna (région de Kharkiv). Elle a été enlevée par des militaires russes le 22 mai 2022. Elle a été libérée le 25 mai. Photo : Réseau de développement de la justice. Галина Турбаба – поселковая голова с. Двуречного в Харьковской области. 22 мая 2022 года стало известно, что её похитили российские военные, 25 мая её освободили. Фото: Сеть правового развития

La maggior parte degli scomparsi sono di età superiore ai 60 anni (sono stati documentati in totale 101 anziani) e un gran numero di minorenni: 51 bambini. I bambini nella stragrande maggioranza dei casi scompaiono insieme ai genitori, ma ci sono anche informazioni sulla scomparsa di bambini senza genitori, per lo più adolescenti. Gli anziani scompaiono da casa, ma per gli over 80 c’è il ragionevole timore di pensare che siano morti per problemi di salute, causati dalla mancata assistenza a causa della guerra, e sono considerati scomparsi solo per il mancato accesso ai territori.

Luogo della scomparsa

In generale, la maggior parte degli scomparsi era a casa propria in un centro abitato occupato e si sono interrotte le comunicazioni con loro. Ciò non può sempre essere attribuito alla scomparsa generale delle comunicazioni nei centri abitati, dal momento che gli scomparsi in marzo-aprile nell’arco di tre o quattro mesi avrebbero potuto trovare un modo per contattare i propri parenti, se fossero stati sani e salvi. Altrimenti avremmo dovuto considerare scomparsa l’intera popolazione della zona, cioè decine di migliaia di persone, e non soltanto centinaia. Tuttavia, la maggioranza trova un modo per trasmettere le notizie ai propri parenti e, pertanto, non è la mancanza di elettricità o di comunicazioni mobili la causa più probabile delle scomparse di chi non si trova più da oltre 1-2 mesi. Un’altra causa della scomparsa è il trasferimento di tali persone nel territorio della Russia con il successivo collocamento in campi di smistamento: chi non ha potuto passare lo smistamento, è stato imprigionato. Tuttavia, questa ipotesi deve ancora essere verificata.

  • Ad esempio, a marzo del 2022 è scomparso un residente del villaggio di Husarivka, distretto di Izjum, regione di Charkiv. Stava mungendo le vacche nella stalla, quando sono entrati gli occupanti. Gli hanno infilato la testa in un sacco e l’hanno portato via verso una destinazione sconosciuta. L’uomo aveva già 59 anni, non è mai stato nell’esercito e non occupava cariche governative.
  • Nel villaggio di Staryi Saltiv è scomparsa una commessa di un negozio locale, di 59 anni. Come hanno potuto verificare più tardi i suoi parenti, è stata sequestrata dai militari che hanno sparato al suo negozio.
  • Nella città temporaneamente occupata di Vovčans'k, nella regione di Сharkiv, all’incirca l’8-9 maggio 2022 i militari che indossavano la divisa della cosiddetta Repubblica Popolare di Lugansk sono entrati in un edificio residenziale e hanno portato una signora che abitava lì verso una destinazione ignota. Probabilmente è stata portata in un campo di smistamento sul territorio nella fabbrica di materiali per le industrie di Vovčans'k o all’ospedale militare per lavorare, in quanto la donna sequestrata è un medico con pluriennale esperienza lavorativa.

Circa 40 persone sono scomparse nel tragitto fra i centri abitati. Si tratta per di più  di persone che stavano cercando di evacuare dalla zona, oppure di volontari che distribuivano aiuti umanitari. Alcuni facevano parte di un convoglio di auto e sono scomparsi dopo essere stati presi di mira nel “corridoio verde”, altri stavano guidando attraverso i campi o lungo la strada, attraversando i posti di blocco. Ai posti di blocco degli occupanti sono state catturate 8 persone, per lo più comuni civili, senza esperienza militare e non dipendenti pubblici. La maggior parte di coloro che sono scomparsi in viaggio o ai posti di blocco sono vittime di evidenti sparizioni forzate.

  • Ad esempio, nel villaggio di Verbovka, distretto di Balaklija, regione di Сharkiv, in data 14.03.2022, un residente del villaggio si trovava alla fermata del trasporto pubblico. I militari russi l’hanno preso da lì con forza e l’hanno portato via verso una destinazione ignota.
  • Quattro persone sono partite sulla loro automobile dalla città di Kup"jans'k per andare a Сharkiv in data 06.05.2022. Volevano lasciare la zona, ma sono stati fermati al posto di blocco dagli occupanti, dopo di che tutti i quattro risultano scomparsi.
  • Il 23.03.2022 due uomini sono andati a fare la spesa dal villaggio di Pervomais'ke verso il villaggio di Savynci. C’erano dei posti di blocco sul loro tragitto e tutti i quattro sono scomparsi. Presumibilmente la scomparsa è accaduta su uno dei posti di blocco nella città di Balaklija.
  • Nel villaggio di Kozača Lopan’ un residente locale si stava spostando con l’automobile nella colonna dal suo villaggio in direzione di Charkiv con l’intento di lasciare la zona, in data 20.03.2022. La colonna è stata fermata e fatta tornare indietro dagli occupanti. L’uomo invece ha deciso di andare avanti a piedi, dopo di che risulta scomparso.
  • Sulla frontiera ucraino-russa è scomparso un uomo che stava tornando a casa. Prima della guerra era andato nella regione di Belgorod, a trovare suo figlio. Dopo l’inizio delle ostilità ha deciso di tronare a casa ma è scomparso sulla frontiera ucraino-russa.

Un’altra modalità di scomparsa dei civili è dovuta al trasferimento dei feriti. Ci sono casi in cui l’esercito russo ha deliberatamente sparato contro edifici residenziali di proprietà dei civili, quindi ha accusato l’Ucraina dei bombardamenti per offrire immediatamente un “soccorso”. Il trasporto avveniva successivamente con la costrizione o con l’inganno. Va sottolineato che i feriti così trasportati non contattano in seguito i loro parenti, in quanto si trovano in un luogo da dove non possono chiamare.

  • È stato comunicato che nella città di Izjum è scomparso un uomo ferito, portato probabilmente via dai militari russi dal luogo della sparatoria.
  • Sempre da Izjum è stata trasportata una donna ferita dopo che un missile ha centrato un edificio residenziale. I testimoni hanno visto che, con la testa fasciata, veniva portata via dai militari russi. Più tardi è stato scoperto che si trovava in ospedale in Russia e a lungo le era stato proibito telefonare da lì.

Qualifiche professionali degli scomparsi

Per quanto riguarda le sparizioni forzate, ne diventano vittime le persone con uno status particolare, anche se di tanto in tanto il sequestro è avvenuto senza alcun motivo. Così, sono stati sequestrati 5 ex-militari, 14 volontari, 11 funzionari. Sembra che in alcuni villaggi, in particolare, nel villaggio di Cyrkuny, gli occupanti avvessero già pronti degli elenchi di ex-militari che venivano ricercati appositamente. Per quanto riguarda i volontari, il più delle volte risultavano scomparsi durante il trasporto di un carico. Per quanto riguarda i funzionari scomparsi, tutti loro erano avversi all’invasione russa e hanno resistito attivamente, nonostante l’occupazione del centro abitato.

  • Così ai primi di marzo 2022 nel villaggio di Pryvillja, distretto di Lozova, regione di Charkiv, è scomparso un volontario che stava trasportando aiuti umanitari ai militari nelle loro posizioni. Dopo quattro mesi il suo destino è ancora ignoto. Secondo notizie non verificate, è ancora in prigionia.
  • Il 21.03.2022 un altro volontario stava portando aiuti umanitari nel villaggio di Novopokrovka, distretto di Čuhuïv, regione di Сharkiv. Lì è stato derubato del carico di viveri che stava portando, è stato malmenato e poi portato via verso una destinazione ignota.
  • Nella città di Kup'jans'k è scomparso un deputato del consiglio locale. Durante l’occupazione e durante l’attacco alla città lui stesso aveva acconsentito a un incontro e un colloquio con i militari russi, ma dopo l’incontro personale con loro non è più tornato.

Le sparizioni forzate sono state commesse davanti ad altre persone, forse per intimidirle. Le vittime venivano visitate a casa o al lavoro, a volte venivano fermate direttamente per strada. L’ubicazione della maggior parte dei civili rapiti non è ancora stabilita e quindi il loro scambio è impossibile. Sono stati vittima di sparizioni forzate anche scrittori e fotografi.

Detenzioni illegali

Come già menzionato sopra, abbiamo registrato 13 casi di detenzione illegale (per 23 vittime) che erano in prigionia: 16 uomini e 7 donne. Non c’erano bambini tra i prigionieri, ma c’erano 2 donne anziane. La stampa ha dato ampia attenzione ai casi di detenzione illegale dei dipendenti statali (6 persone) e dei volontari (2 persone). È stato anche arrestato e torturato un sacerdote.

  • Halyna Turbaba è a capo del consiglio comunale di Dvorična, nella regione di Сharkiv. Il 22 maggio 2022 è stato reso noto che i militari russi l’hanno rapita a causa della sua posizione pro-ucraina, ed è stata trattenuta per quattro giorni. La donna è stata liberata dagli occupanti il 25 maggio.
  • Il 20.03.2022 i militari russi hanno catturato un convoglio umanitario che si stava avvicinando alla città di Сharkiv nella zona del quartiere Saltivka. Sono stati presi ostaggi sette persone: sei autisti e un medico. Sono stati tutti rilasciati il giorno dopo.
  • Il 17.05.2022 nella città di Balaklija, regione di Charkiv, i militari russi hanno sequestrato il pastore della chiesa battista “La luce del Vangelo”. Il sacerdote è stato pesantemente malmenato e torturato allo scopo di fargli confessare che collaborava con i servizi segreti americani e stava traviando i giovani.

Олександр Салфетніков, пастор Церкви євангельських християн-баптистів «Світло Євангелія». Фото: vsirazom.ua In the town of Balakliia оn 17 May 2022 Russian troops abducted the pastor of the “Light of the Gospel” Baptist Church Oleksandr Salphetnikov. Photo: vsirazom.ua Oleksandr Salfetnikov, pastor de la Iglesia de Bautistas Cristianos Evangélicos Luz del Evangelio. Foto: vsirazom.ua Alexandre Salfetnikov, pasteur de l’église chrétienne baptiste « Lumière de l’Évangile ». Photo : vsirazom.ua Александр Салфетников, пастор Церкви евангельских христиан-баптистов «Свет Евангелия». Фото: vsirazom.ua

Al momento della stesura di questo rapporto analitico, circa il 70% dei detenuti è già stato rilasciato. Pertanto, possiamo concludere che per liberare una persona dalla prigionia è essenziale stabilire dove si trovi.

Conclusioni

Il ChPG continua a raccogliere le informazioni sulle persone scomparse sul territorio di Charkiv e della relativa regione. Già fin d’ora però si possono notare alcune tendenze e trarne delle conclusioni.

  • Non è stato possibile stabilire le ragioni della maggior parte delle sparizioni (fino al 90%). Pertanto, potrebbe risultare che la maggior parte degli scomparsi siano in prigionia o portati con la forza in campi di smistamento, dove non è stato loro permesso di chiamare, o non hanno superato lo smistamento e sono in prigione. Inoltre, la causa della scomparsa potrebbe essere dovuta alle ferite o alla morte, poiché sui territori occupati le nostre forze dell’ordine non possono registrare tali casi. Dal momento che persino nei territori temporaneamente occupati la stragrande maggioranza dei residenti locali trova la possibilità di chiamare almeno una volta al mese, non si può affermare che le sparizioni siano dovute soltanto all’assenza di comunicazione.
  • La maggior parte degli scomparsi non appartiene ai cosiddetti “gruppi a rischio”, ovvero attivisti per i diritti umani, ex-militari, giornalisti, impiegati statali, si tratta invece di cittadini comuni. Pertanto, si può presumere che il motivo della persecuzione dei cittadini nei territori occupati non sia soltanto il loro status particolare, bensì qualunque elemento o atto di disobbedienza, reale o immaginario. Ne sono prova le circostanze delle sparizioni forzate già accertate, quando i nemici hanno prelevato dalle loro case i civili comuni. Resta il fatto che le persone appartenenti a determinate categorie sociali sono esposte a maggior pericolo, poiché spesso gli occupanti hanno le liste di queste persone già pronte al momento dell’invasione del centro abitato.
  • Le sparizioni forzate sono spesso associate a torture o maltrattamenti: è stato segnalato frequentemente che, prima della scomparsa, i testimoni hanno visto che la vittima veniva picchiata o maltrattata a lungo. Ciò accadeva più spesso se la vittima cercava di nascondersi o scappare, ma poteva succedere anche senza tentativi di questo tipo.
  • Le sparizioni durano a lungo: le persone scomparse a marzo e aprile non sono state ancora ritrovate. Sempre più persone riescono ad uscire dai territori occupati, le nostre truppe liberano i centri abitati e si stanno ripristinando comunicazioni ed elettricità, eppure la percentuale dei ritrovati ancora non supera nemmeno un decimo del totale.
  • è difficile, se non impossibile, fare indagini sulle persone scomparse: visto che la maggior parte degli scomparsi risiedono nei territori temporaneamente occupati, è oggettivamente impossibile indagare sulla loro scomparsa a causa della mancanza di un sistema di forze dell’ordine operativa sul territorio. Pertanto, è poco realistico sperare che le forze dell’ordine trovino gli scomparsi, se non, ovviamente, cercandoli negli elenchi dei prigionieri.
  • Il numero reale delle sparizioni è molto più alto: di fatto, molti non possono denunciare ora la scomparsa di un parente, poiché essi stessi si trovano in un territorio temporaneamente occupato o, al contrario, hanno lasciato l’Ucraina. Pertanto, il numero reale delle persone scomparse potrà essere stabilito solo dopo la guerra.

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